M5S e gli aiuti alle piccole e medie imprese italiane, ovvero: la fiera dell’ipocrisia

M5s aiuti alle PMI: vittoria etica?Negli ultimi giorni, spulciando i miei account sui social network più utilizzati, mi sono imbattuto più volte in post di miei amici e conoscenti che linkavano QUESTO ARTICOLO di Alessandro di Battista inneggiante all’ultima iniziativa sbandierata dai parlamentari del Movimento 5 Stelle: essendosi loro ridotti lo stipendio da 16.000 €/mese a 3.000 €/mese (fatti salvi i rimborsi spese) sono riusciti, badate bene, a devolvere l’astronomica cifra di 2.500.000 € a favore delle piccole e medie imprese.

Ora, a parte il fatto che i Parlamentari dovrebbero fare il loro lavoro e non occuparsi -per quanto mi riguarda- di fare comunicazione sul fatto che il loro stipendio sia troppo elevato, secondo me chi è produttivo, soprattutto a questi livelli, è giusto che sia pagato. Come, del resto, non sono certo contro il fatto che molti manager guadagnino cifre molto elevate se con il loro lavoro permettono alle aziende di fare utili.

Detto questo, vediamo di analizzare un po’ più nel dettaglio l’eccezionale impresa dei parlamentari grillini e le loro dichiarazioni: “Si può fare. Chiedete a tutti i deputati e senatori, cominciando da chi dice di voler tagliare i costi della politica, di fare altrettanto. Noi l’abbiamo fatto, adesso tocca ai parlamentari del PD, di FI, di SEL, della Lega, di quel che rimane di Scelta Civica, del gruppo misto (a cominciare dagli ex M5S usciti solo per i soldi, i miseri). Fatelo anche voi. Pensate se tutti facessero quel che abbiamo fatto noi quanti posti di lavoro potremmo salvare.”

La trovata del M5S funziona?

Ecco, vediamo quanti posti di lavoro potrebbero salvare, facciamoci 2 risate:

  • In Italia ci sono 630 Deputati e 315 Senatori: totale 945 potenziali stipendi da decurtare;
  • Le PMI in Italia sono circa 5.281.934 (quelle artigiane sono invece 1.458.922)

Supponendo che le mensilità erogate siano 14, questi i “conti della serva”:

Stipendio mensile Stipendio mensile M5s Delta mensile Delta annuo Devoluzioni totali
€ 16.000,00 € 3.000,00 € 13.000,00 € 182.000,00 € 171.990.000,00

Avremmo dunque dalle 2 Camere una cifra complessiva potenziale di 172 milioni di Euro. Tanti vero? Ecco: supponiamo di volerli redistribuire a tutte le PMI italiane: 32€ per impresa. Ok. Forse sono un po’ pochini. Allora diamoli solo alle imprese artigiane, vera spina dorsale dell’Italico Stivale: 117€ per impresa. Ancora troppo pochi: diamo aiuto solo alle imprese artigiane in difficoltà (circa il 30% del totale avrà difficoltà a pagare le tredicesime). Riusciremo allora ad erogare ben 357€ per impresa!

Accidenti! Ma sono veramente pochi!

Ecco, il punto è questo: è più importante dare questo tipo di segnale e dare l’elemosina ai soggetti economici in difficoltà riducendo di fatto la produttività della classe dirigente, oppure tirare fuori gli attributi e legiferare con intelligenza e attenzione garantendo la produttività commisurata ai compensi corrisposti? Pensateci.

L’iniziativa del M5S mi sembra solo demagogia e populismo allo stato puro e basta! Anzi: la trovo anche un pelino ipocrita, visto che lor signori dovrebbero ben sapere che di queste inconsistenti risorse le imprese non se ne fanno nulla.

Nello stesso articolo il “probo” Di Battista poi inneggia: “Noi cittadini paghiamo moltissimi milioni di euro per finanziare l’industria della menzogna, quella che non pubblica un pezzo sui parlamentari della Repubblica che si tagliano gli stipendi (quante volte noi cittadini avevamo chiesto una cosa del genere negli anni passati?), che disinforma sull’EURO, che nasconde la condanna (in primo grado) di Renzi, che non spiega cosa sia il fiscal compact. Una stampa (salvo rare e meravigliose eccezioni) asservita al potere come i biografi personali dei re di Francia. Quella sull’informazione è la prossima immensa battaglia, se gli togliamo i soldi li costringiamo a dire la verità!”.

Ok. Quindi il problema sono i giornali che non sono allineati al pensiero M5S. Mi viene da pensare al giorno in cui si chiuderanno le liste di proscrizione per i testi non validati da Casaleggio e Grillo…

A proposito di editoria! Guardate un po’ il profilo dell’esimio Di Battista: collabora come giornalista per il blog di Grillo e gli è stato commissionato un libro dalla Casaleggio Associati sui sicari sudamericani. Ovviamente tutto gratis immagino…

11 Risposte a “M5S e gli aiuti alle piccole e medie imprese italiane, ovvero: la fiera dell’ipocrisia”

  1. Fammi capire, il tuo problema è che sono pochi soldi?

    Tra 0 euro, e 2 milioni di euro – che nel fondo di garanzia in realtà si moltiplicano per circa 10 volte grazie al meccanismo di leva del fondo stesso – tu preferisci 0?

    Ipocrita, non ci crede nessuno.

    1. No, il mio problema non è questo.
      Hai letto bene l’articolo? Per tua comodità te ne riporto un estratto:
      “Ecco, il punto è questo: è più importante dare questo tipo di segnale e dare l’elemosina ai soggetti economici in difficoltà riducendo di fatto la produttività della classe dirigente, oppure tirare fuori gli attributi e legiferare con intelligenza e attenzione garantendo la produttività commisurata ai compensi corrisposti? Pensateci. L’iniziativa del M5S mi sembra solo demagogia e populismo allo stato puro e basta! Anzi: la trovo anche un pelino ipocrita, visto che lor signori dovrebbero ben sapere che di queste inconsistenti risorse le imprese non se ne fanno nulla.”
      Ora ti è più chiaro ciò che penso? Credo che questa sia una proposta inutile quanto populista, fatta per far presa su un elettorato composto prevalentemente dalla cosiddetta “anticasta” e da chi non ha voglia di approfondire.
      Poi ognuno la pensa come vuole.

      1. « e dare l’elemosina ai soggetti economici in difficoltà riducendo di fatto la produttività della classe dirigente »

        Ci sono due affermazioni categoriche, in questa frase, di cui una è una tesi che andrebber quantomeno dimostrata.

        La prima: che si tratti di “elemosina” è una tua considerazione personale che poco ha a che vedere con l’oggettività fattuale. Si tratta di un fondo di garanzia, a cui tutti possono donare, anche tu, e l’elemosina è tale solo dipendentemente da quanto poco ci si mette. E’ uno strumento in più, che è meglio di non averne nessuno.

        La seconda: che si sta riducendo la produttività della classe dirigente non è un fatto, ma una tua opinione indimostrata. I fatti dicono altro, dicono che il M5S è lo schieramento con il più alto numero di presenze ed atti parlamentari NUOVI (ovvero, non mero riciclaggio di atti delle scorse legislature), nonostante la cospicua riduzione del rapporto denaro a disposizione/numero di parlamentari.

        « tirare fuori gli attributi e legiferare con intelligenza »

        Immagino che tu sia andato a scartabellare tra i disegni di legge del M5S PRIMA di fare quest’affermazione e non vi abbia trovato nulla di intelligente. Nessuna legge degna di nota tra le quasi 200 presentate in 9 mesi dal M5S: http://bit.ly/1gKANUt

        Posso avere l’esempio di UNA sola legge intelligente, prodotto del “tirar fuori gli attributi” da parte del, che so, PD? Giusto per avere un termine di paragone.

        « L’iniziativa del M5S mi sembra solo demagogia e populismo allo stato puro e basta! »

        S’era già capito cosa ti sembrasse, rimane il fatto che ti sembra, ma indimostratamente.

        Attendo fiducioso.

        1. Innanzi tutto chiariamo 2 cose:
          1- Il fatto che tu attenda una risposta mi lusinga ma prendila come una cortesia. Io non devo risposte a nessuno.
          2- L’articolo, come scritto e riscritto, è una mia opinione personale. Discutibile, ma sempre una mia personale opinione. Non devo dimostrare un bel niente a nessuno.

          Ti ripeto che ritengo la proposta meramente populista e che questi soldi serviranno a poco, se destinati alle PMI in generale.

          Purtroppo ritengo alcune delle proposte viste dai M5S non allineate al mio modo di pensare. Mi spiace: non mi piacciono e le trovo quantomeno inutili. Che ci posso fare? Alla luce di questo ritengo i parlamentari M5S non produttivi a prescindere dal mero numero di presenze o di proposte di legge presentate; come a dire “Qualità e non quantità” (le proposte le ho lette e non trovo di utili per risolvere i problemi del Paese).

          Non parlo degli altri partiti perché sto parlando del M5S. Quando vorrò parlare del PD parlerò del PD se avrò argomenti interessanti.

          Ti ripeto: questa è una mia opinione.
          Liberissimo di pensarla diversamente. Non per questo hai ragione e le tue argomentazioni possono essere più oggettive delle mie.

  2. La qualità o è un parametro oggettivo, o è inutile. Quando si va a controllare la qualità dell’acqua, non esiste un “per me è buona” o un “per me fa schifo”, si prendono delle tabelle di riferimento e si misura la qualità in base a quelle.

    Sarebbe bene che le critiche politiche utilizzassero lo stesso metodo, o divengono solo strumentalizzazioni politiche.

    Ed è proprio per questo che io preferisco basare le mie opinioni su dati oggettivi, ed è proprio per questo che io questi dati oggettivi ti ho portato nei miei commenti.

    Prendo atto del fatto che all’oggettività ed alla dimostrabilità tu preferisci l’aleatorietà di opinioni personali basate su preferenze, gusti ed impressioni, piuttosto che sulla realtà dei fatti.

    PS: anche io ti faccio la cortesia di commentare, non pensavo andasse specificato l’ovvio.

    1. Ritornando alle proposte di legge del M5S, purtroppo (e dico purtroppo) non le ritengo utili al fine di raddrizzare la situazione del Paese. C’è poco da essere soggettivi: non ci sono proposte utili per me.
      Anche la tua non è oggettività se metti davanti a tutto il numero di proposte. Mi spiace ma non la penso così.
      Come non penso sia così utile quanto sbandierato come “eccezionale” da Di Battista. E ti ho spiegato perché.
      Ovviamente tu hai le tue ragioni ed io ho le mie.
      Non per questo le tue argomentazioni possono essere considerate più oggettive.
      Proprio no.

      1. Hai parlato di produttività, io sulla produttività ti ho risposto. L’hai legata alla quantià di soldi a disposizione, teorizzando che ad un minor quantitativo di danaro corrisponda una minore produttività: questa è un’affermazione categorica che va dimostrata, se vuole avere una parvenza di valore oggettivo, altrimenti diventa un’affermazione buttata lì a caso, per fare effetto, ma dallo scarso valore politico ed argomentativo.

        Se poi ritieni di poter scrivere quello che vuoi senza che qualcuno possa chiedertene conto, magari chiudi i commenti.

        1. La produttività è legata a diversi fattori, tra cui anche il livello retributivo (tant’è che in alcuni accordi sindacali questi 2 aspetti sono stati “compensati”).
          Ovviamente ci sono ovviamente altre componenti (mezzi di lavoro, tecnologia, processi produttivi, work/life balance).
          Questo si trova anche nei testi di tecnologia dei cicli produttivi.
          Ora non posso postare bibliografie perché non sono davanti ad un PC.
          Comunque sai benissimo che così è.
          Se poi vuoi negare questa componente, magari per spirito di contraddizione, puoi sempre farlo…

      2. Se vuoi posso portarti anche studi dove si dimostra che ad un aumento di compenso, oltre una certa soglia, al produttività aziché crescere precipita. Si parla soprattutto di attività concettuali, dove è richiesto poco lavoro manuale ma molto lavoro “celebrale”, dove l’aumento di produttività è commisurato alla soddisfazione nel fare il proprio lavoro e non allo stipendio percepito.

        Il tempo di trovarti tutti gli studi che servono, se vuoi, io lo trovo.

        1. Sicuramente è così. Bisognerebbe capire a cosa corrisponde questo famigerato livello asintotico in relazione alla mansione e all’esperienza.
          Magari per un dirigente potrebbe più alto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.