Statuto della Città Metropolitana di Roma Capitale

Citta' Metropolitana di Roma Capitale - StatutoTorniamo a parlare della Città Metropolitana di Roma Capitale dopo molto tempo che non se ne sentiva discutere.
E infatti nel pomeriggio di lunedì 22 dicembre, presso l’Aula consiliare “Giorgio Fregosi” di Palazzo Valentini, la Conferenza metropolitana della Città metropolitana di Roma Capitale ha approvato, a larga maggioranza, la proposta di Statuto della Città Metropolitana di Roma Capitale, già approvata dal Consiglio metropolitano nella seduta di giovedì 18 dicembre.
Ricordate lo Statuto? Ne abbiamo parlato più di una volta in passato su questo blog. Lo Statuto della Città Metropolitana dovrebbe essere nelle intenzioni l’atto che va a disciplinare l’Ente stesso, che poi dovrà lavorare secondo Regolamento. Come avete intuito, è un documento chiave, molto molto importante.

Cosa cambia con questo documento nella Città Metropolitana, rispetto a quanto già detto e discusso nei mesi scorsi? Beh: molto.
Innanzi tutto si conferma il principio secondo cui la Città Metropolitana coincide con il territorio dei comuni che facevano parte della Provincia di Roma. Alle variazioni territoriali si potrà procedere solo ai sensi dell’art.133 della Costituzione (già detto, ricordate?). Vengono poi fissate e descritte le competenze in tema di: pianificazione strategica, pianificazione territoriale e ambientale, sviluppo economico, sviluppo della mobilità.
In tema di pianficazione ambientale, so già cosa vi starete chiedendo: che si dice in tema di rifiuti?

Scarica lo Statuto

 

 

Articolo 9, comma 7 – Pianificazione territoriale e ambientale

“Il Consiglio, acquisito il parere della Conferenza metropolitana, ai sensi dell’art. 21, comma 2, e sentita la
Regione, adotta, in conformità alla normativa nazionale ed europea vigente, nonché alla pianificazione
regionale, il Piano rifiuti della Città metropolitana.
Qualora la Regione non si esprima entro il termine di trenta giorni dalla ricezione dello schema di piano, il
Consiglio metropolitano può comunque procedere alla sua approvazione.
Il Consiglio deve motivare le ragioni di eventuali discostamenti dal parere della Regione.
Il Piano rifiuti ha come obiettivi principali:
a) la riduzione al minimo delle conseguenze negative della produzione e della gestione dei rifiuti per la salute umana e l’ambiente riconoscendo priorità alla riduzione, al riutilizzo, al riciclaggio e al
recupero dei rifiuti;
b) l’incremento del livello di raccolta differenziata porta a porta, la diffusione del compostaggio e di
tecnologie avanzate applicate alla raccolta, alla differenziazione e al trattamento dei rifiuti.”

Direi che il contenuto di questo articolo è un buon compromesso tra l’esigenza di capire come e dove trattare i rifiuti e quella di garantire al contempo i territori impattati. Infatti il Consiglio Metropolitano adotta il piano rifiuti ma prima deve passare per la Consulta dei Sindaci e per il parere della Regione. Anche gli obiettivi mi sembrano chiari: riduzione dei rischi per la salute e incremento della differenziata.

Gli organi di Governo nello Statuto

Quello che cambia davvero molto rispetto a quanto già discusso in precedenza è la parte relativa agli organi di Governo della Città Metropolitana. Al titolo III troviamo infatti:

Art.15 – Organi

  1. Sono organi della Città metropolitana:

    1. il Consiglio metropolitano, di seguito denominato “Consiglio”;
    2. la Conferenza metropolitana, di seguito denominata “Conferenza”;
    3. il Sindaco metropolitano, di seguito denominato “Sindaco”.
  2. Il Sindaco nomina un Coordinamento dei consiglieri delegati, composto dal Sindaco, dal Vice Sindaco e dai Consiglieri delegati, di seguito denominato “Coordinamento dei delegati”, che può riunire in forma collegiale.

Attenzione: non si parla di più del Sindaco di Roma come Sindaco della Città Metropolitana! Si tratta ora di 2 cariche ben distinte.

Art. 16 – Elezione, composizione e durata in carica del Consiglio

  1. Il Consiglio è composto dal Sindaco, che lo presiede, e da un numero di Consiglieri stabilito dalla legge, eletti a suffragio universale e diretto, secondo il sistema elettorale che sarà determinato con legge dello Stato, a seguito della costituzione di zone omogenee ai sensi dell’articolo 28 e stante la ripartizione del territorio di Roma Capitale in zone dotate di autonomia amministrativa, anche tenendo conto dell’articolazione di Roma Capitale in Municipi.
  2. Partecipano senza diritto di voto alle sedute del Consiglio, secondo le disposizioni del regolamento di cui all’articolo 17, comma 2, due presidenti dei Municipi di Roma, nonché due presidenti delle Unioni di Comuni e un presidente delle Comunità montane costituite nel territorio metropolitano.
  3. Il Consiglio rimane in carica per cinque anni.

Si passerà da un Consiglio Metropolitano eletto solo da rappresentanti dei Comuni a un Consiglio eletto a suffragio universale.

Art. 22 – Il Sindaco

  1. Il Sindaco è l’organo responsabile dell’amministrazione della Città metropolitana e ha la rappresentanza legale di essa.
  2. Il Sindaco è eletto a suffragio universale e diretto secondo le modalità stabilite dalla legge.
  3. Il Sindaco resta in carica per cinque anni.

Anche qui il cambiamento è radicale: Il Sindaco non è più coincidente con il Sindaco di Roma e verrà eletto a suffragio universale.

Art. 47 – Disposizioni Transitorie

Cosa succederà adesso, visto che Sindaco e Consiglio già ci sono e sono il Sindaco di Roma ed il Consiglio eletto secondo il vecchio sistema (elezione di II livello)?

  1. Fino all’insediamento del Sindaco e del Consiglio eletti a suffragio universale e diretto, Sindaco metropolitano è di diritto il Sindaco di Roma Capitale e i Consiglieri sono eletti, nel loro seno, dai sindaci e dai consiglieri dei comuni della Città metropolitana.
  2. L’elezione del Consiglio si svolge in un unico collegio elettorale corrispondente al territorio metropolitano, secondo le modalità stabilite dalla legge dello Stato.
  3. Il Consiglio cessa anticipatamente in caso di rinnovo dell’Assemblea Capitolina di Roma Capitale.
  4. Entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore del presente Statuto, la Conferenza, ai sensi dell’art. 28, costituisce le zone omogenee. Il Consiglio si attiva affinché l’Assemblea capitolina, nell’ambito delle proprie prerogative e in coerenza con il presente Statuto, realizzi la ripartizione del territorio di Roma Capitale in zone dotate di autonomia amministrativa.
  5. Il Consiglio si attiva, entro dodici mesi dalla elezione a suffragio universale e diretto degli organi della Città metropolitana, affinché l’Assemblea capitolina deliberi l’articolazione del territorio di Roma Capitale in Comuni urbani, ai sensi dell’art. 1, comma 22, della legge n. 56 del 2014.
  6. A seguito dell’istituzione dei nuovi Comuni urbani di Roma Capitale, al fine di garantire il migliore assetto delle funzioni che Roma è chiamata a svolgere quale Capitale, secondo quanto previsto dall’art. 1, comma 103, della legge n. 56 del 2014, si provvede a disciplinare l’esercizio delle medesime funzioni mediante apposita convenzione tra la Città metropolitana, i Comuni urbani e i Comuni facenti parte della Città metropolitana.

Cosa vuol dire? Semplicemente che, fino a che questo Sindaco e questo Consiglio non decadranno (Fino alle prossime Comunali di Roma presumibilmente) non avremo organi eletti a suffragio universale.

Riassumendo

Direi che nelle pieghe di questo Statuto ci sono molto cose buone, che potrebbero ovviamente rimanere solo nella sfera delle intenzioni, e cose che andrebbero declinate meglio per capirne a pieno la portata.

Quello che molti chiedevano, il suffragio universale, è stato “portato a casa”. Non so se questo possa essere considerato un bene o un male. Sicuramente sarà un bene per quanto riguarda la rappresentatività degli organi. Sarà invece un male per i costi associati alle interminabili campagne elettorali che dovranno essere messe in piedi, in continuità con il precedente Ente Provincia di Roma.

Voi cosa ne pensate di questo Statuto?

Scarica lo Statuto

Una risposta a “Statuto della Città Metropolitana di Roma Capitale”

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