Il sindaco di Roma c’è o ci fa?

questo è il post del Sindaco di Roma sulla situazione del lago di Bracciano.

Leggetevelo e fatevi una vostra idea. Io mi sono fatto la mia:
O la Raggi è schizofrenica, oppure ci prende per i fondelli.

Un’ordinanza scontata?

Eh, si!
Non si può pensare di arginare un grave fenomeno, come quello che sta colpendo il lago, semplicemente scrivendo:

“La tutela della sostenibilità ambientale è uno dei pilastri del nostro programma. Per questo oggi ho firmato un’ordinanza con l’obiettivo di preservare il livello delle acque del lago di Bracciano. Negli ultimi anni è completamente mancata una vera politica di tutela delle risorse idriche. Stiamo lavorando per segnare una radicale inversione di rotta.

Il provvedimento regola l’uso dell’acqua potabile, proveniente dalla rete idrica comunale gestita da Acea Ato 2. Sarà in vigore fino a settembre sull’intero territorio di Roma Capitale. Vogliamo affermare un essenziale principio di civiltà. Un conto è utilizzare l’acqua per fini domestici o sanitari, un altro consentire sprechi di ogni genere.”

Ma il Sindaco di Roma c’è o ci fa?

Virginia Raggi, oltre che essere il Sindaco di Roma, è anche il maggior azionista di ACEA. La stessa ACEA che, per dissetare Roma, ha previsto l’aumento delle captazioni dal lago e che darà utili al Comune di Roma per qualche decina di milioni di Euro.
Quindi, se da una parte emette un’ordinanza di routine e scontata, dall’altra aumenta la portata del disastro ambientale.

Potrebbe ridurre le captazioni e pensare all’ammodernamento e alla manutenzione degli acquedotti esistenti che sono ormai ridotti a colabrodi, ma no! Queste azioni costano. Meglio prelevare a costo zero dal lago, fregandosene bellamente delle conseguenze.

Si potrebbe costruire insieme un sistema condiviso di raccolta dei dati disponibili e da raccogliere potenzialmente.Si potrebbe creare una VERA sala controllo per il controllo ed il governo delle oscillazioni nel tempo.

Ma no. Meglio prelevare a costo zero e rivendere profumatamente.

Ribadisco a questo punto che, senza scomodare le politiche di sensibilizzazione della cittadinanza, la Raggi o è schizofrenica o pensa che siamo scemi.

Vi prego di diffondere questo “scempio” affinché tutti, anche i cittadini della Capitale, ne siano a conoscenza.

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