Pedaggio per entrare dentro la città. Sarà installata ztl sull’anello ferroviario – Rivoluzione traffico dal 2017

Varco ZTL di Roma Capitale per il pedaggio.

Non leggo volentieri il Messaggero perché su molte questioni lo trovo troppo “semplice” e a volte schierato. Oggi però ho letto un’articolo che ha attirato la mia attenzione e che, in una certa misura, mi ha fatto felice. Lo potete leggere qui: Pedaggio per entrare dentro la città. Sarà installata ztl sull’anello ferroviario. ​Rivoluzione traffico dal 2017.

Dal titolo dell pezzo già si capisce molto: a partire dal 2017, infatti, si partirà a disincentivare l’uso dell’auto privata per entrare nella Capitale. Una prima considerazione: perché solo dal 2017 e non già da oggi? Certo la costruzione di occhi elettronici da piazzare nelle zone strategiche interne all’anello ferroviario non è proprio banale. Però io credo che questo sarebbe veramente un provvedimento “forte” e utile al fine di migliorare la qualità della vita di chi abita in questa città e di chi tutti i giorni è costretto a vivere qui per buona parte del giorno per lavoro.

L’assessore alla mobilità Guido Improta assicura che questa misura non verrà varata per esigenze di cassa ma per limitare il traffico privato. Gli vogliamo credere? Onestamente a me poco importa perché, avendo vissuto in città come Udine, Pavia, Milano, Modena, la situazione del traffico di Roma sembra veramente allucinante. Faccio fatica a spiegarmi come chi vive qui possa accettare di vivere in questa situazione. Se non fosse per il fatto che Roma è esposta ai venti credo che ci sarebbe 10 volte lo smog di Milano.

Come funzioneranno gli “occhi elettronici” per controllare il pedaggio?

  • Dal 1° gennaio 2017 sarà vietato l’accesso ad auto e autocarri Euro 3 (già nel 2015 lo stop riguarderà i veicoli Euro 2 che dovranno pagare il pedaggio) con probabili proroghe per chi risiede all’interno dell’anello stesso.
  • A quel punto gli accessi saranno regolati, nei giorni feriali, con i bonus mobilità: se ne spenderanno 2 per il pedaggio per gli ingressi nelle ore di punta e uno per le altre fasce orarie.
  • I residenti a Roma avranno una dotazione annua di 120 bonus (saranno ovviamente di più per chi abita dentro l’anello), con un extra di 60 bonus per alcune categorie di lavoratori, che saranno definiti con un’apposita delibera. Terminati i bonus bisognerà pagare per accedere: 3 euro per i veicoli Euro 4, 2 per gli Euro 5 e 1 uno per gli Euro 6.
  • Non ci saranno limitazioni, invece, per i veicoli elettrici e ibridi, mentre ci saranno deroghe per una serie di veicoli, da quelli con contrassegno per persone invalide a quelli alimentati a Gpl e metano.

Gli introiti portati da questa rivoluzionaria decisione verranno dedicati al potenziamento della rete di mezzi pubblici che, per forza di cose, verranno utilizzati in misura maggiore per muoversi all’interno dell’anello ferroviario (grazie a Dio!). Saranno quindi previste agevolazioni tariffarie per chi utilizza i mezzi pubblici per recarsi tutti i giorni al lavoro e anche per chi utilizza le linee periferiche che da aree extra-Gra, e caratterizzate da ridotta accessibilità al trasporto pubblico, raggiungono i nodi di scambio prossimi ai confini dell’anello ferroviario: Farnesina, Nuovo Salario, Nomentana, Tiburtina, Arco di Travertino, Partigiani, Villa Bonelli, Cornelia, Valle Aurelia e piazzale Clodio.

Onestamente preferirei che, più che agevolazioni tariffarie, si parlasse di potenziamento di tutta la rete della mobilità urbana ed extra-urbana. Ce n’è veramente bisogno e non credo si possa aspettare un altro Giubileo per fare investimenti.

In tutto questo l’ex sindaco Alemanno ne approfitta per scagliarsi contro questa decisione:

Se dovessi rispondere io (come peraltro ho già fatto su Twitter) gli direi:


Roma ha 5 milioni di abitanti e non so quanti milioni tra auto private e motorini, peraltro parcheggiati in ogni dove. Credo sia arrivato il momento per la Capitale di dotarsi di un modello di mobilità più civile e sostenibile. D’altrone siamo solo al 2017, in ritardo non so di quanto ripetto alle altre capitali europee.

Voi che ne pensate?

La mobilità sostenibile in Italia. Ediz. italiana e inglese

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.