L’Argentina è di nuovo vicina al default?

Cristina Kirchner“Il Financial Times ha scritto che da venerdì scorso è entrato in vigore un provvedimento del governo argentino che vieta agli abitanti di convertire i loro pesos in dollari. Comprare dollari è uno dei pochi modi che hanno gli argentini per proteggersi dall’inflazione (oltre che per viaggiare all’estero, importare prodotti e fare molte altre cose). Si tratta dell’ultima di una serie di decisioni del governo (un mix di misure di protezionismo e politiche monetarie poco ortodosse) che hanno lasciato scettici economisti e analisti finanziari, e hanno fatto nascere il timore che l’Argentina sia nuovamente vicina a fare bancarotta.

L’Argentina si è già trovata nella situazione di non poter far fronte ai pagamenti degli interessi sul debito. È accaduto l’ultima volta negli ultimi giorni del 2001 (Piercamillo Falasca ha spiegato l’evento e le sue conseguenze su Epistemes.org). Da allora l’economia argentina è riuscita a crescere, anche se non ha mai raggiunto i livelli pre-default. Per la presidenta Cristina Kirchner l’obbiettivo del 2012 è di raggiungere una crescita del PIL pari al 4,5-7,5% (la stima mssima del Fondo monetario internazionale è del 4,2%). Per ottenere questo risultato, Kirchner ha aumentato la spesa pubblica, tanto che nel 2012, probabilmente, il bilancio si chiuderà con il primo deficit primario (cioè le spese dello stato supereranno le entrate, prima ancora che vengano conteggiate le spese per interessi sul debito) dopo anni.”

Il resto dell’articolo, molto molto interessante, si trova qui: L’Argentina è di nuovo vicina al default? | Il Post.

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