Gotti Tedeschi e il conto IOR di JP Morgan Hanno fatto bene a chiudere ogni rapporto

Ettore Gotti TedeschiNel memoriale di Ettore Gotti Tedeschi, l’ex presidente dello Ior indagato per violazione delle norme antiriciclaggio interrogato martedì per alcune ore dai pm della Procura di Roma, viene toccato anche il nodo relativo a un conto Ior che la banca d’affari JP Morgan decise di chiudere a metà di febbraio. Lo si apprende da fonti qualificate. Al segretario di Stato vaticano Tarcisio Bertone, che chiede spiegazioni, Gotti sostiene che, a suo avviso, la banca americana aveva giustificati motivi per chiudere i rapporti con lo Ior in quella fase, non avendo ricevuto dall’Istituto le informazioni richieste.

Il memoriale è stato acquisito dagli inquirenti della Procura: in esso ono presenti «alcune decine di allegati», e tra questi dei documenti diretti a diverse autorità vaticane e ai vertici della finanza di Oltretevere. .

UN MILIARDO DI EURO – Il conto Ior di JP Morgan era stato aperto nel 2009 e in poco più di 18 mesi vi era transitato oltre un miliardo. Il conto è stato chiuso, su iniziativa di JP Morgan, alla vigilia della defenestrazione di Ettore Gotti Tedeschi. Secondo quanto rivelato dal quotidiano Il Messaggero, quel conto aveva la caratteristica di venire azzerato alla fine di ogni giornata lavorativa con il versamento delle somme del conto stesso su un altro conto dello Ior a Francoforte, in Germania. I magistrati sospettano che quelle somme siano servite a pagare tangenti, anche in relazione all’inchiesta Finmeccanica. Sempre secondo quanto ipotizzato dagli inquirenti, JP Morgan decise di chiudere il rapporto con lo Ior quando si rese cnto che la magistratura di stava interessando con continuità della situazione della banca vaticana.

via Gotti Tedeschi e il conto Ior di JP Morgan «Hanno fatto bene a chiudere ogni rapporto» – Corriere.it.

OH MAMMA MIA!

Se consideriamo che “IOR” è l’acronimo di “Istituto per le Opere di Religione”, cosa ci azzeccano questi conti e movimenti finanziari con l’attività di un’opera religiosa?

Certo non c’è di che scandalizzarsi, visti i trascorsi di questo istituto:

  • Scandalo del Banco Ambrosiano;
  • Scandalo Enimont;
  • Operazione Sofia;
  • Caso Fiorani – BPI;
  • Caso Anemone – Grandi Opere;
  • Cperazioni di riciclaggio.

Quello che però mi sorprende è che questa banca (de facto) sia ancora in piedi e che ancora amministri gli oboli che milioni di persone donano, in buona fede, alla Chiesa Cattolica!!!

Certo non metto in dubbio che buona parte dei proventi delle speculazioni operate sui mercati siano messe a disposizione per beneficenza. Ma di che quota parte stiamo parlando?

Insomma, anche solo leggendo la voce relativa allo IOR su Wikipedia di dubbi ne vengono veramente tanti. Forse troppi.

Perché la Chiesa Cattolica si spertica ancora pervicacemente nel mantenimento di tale istituto e nel mantenere riservato tutto ciò che gira intorno alle sue speculazioni?

Tutto questo non contribuisce a restituire un’immagine chiara e limpida del Vaticano che, ogni giorno di più, ricorda una monarchia assoluta di vecchio stampo, quand’anche non uno “stato canaglia”!

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