Gli USA hanno attacato l’ISIS stanotte

Per chi ancora non lo avesse appreso, stanotte gli USA, con la collaborazione di alcuni alleati, hanno bombardato delle città già conquistate dall’ISIS (il Califfato).

Voi direte: “dov’è la novità?”

La novità sta nel fatto che, per la prima volta, gli USA hanno bombardato l’ISIS direttamente in Siria, oltre che in IRAQ.

Gli obiettivi sono stati il confine tra Iraq e Siria e la città siriana di Raqqa, considerata la capitale del Califfato islamico.

“Gli attacchi aerei in Siria aprono un nuovo e più complicato fronte nella battaglia contro i miliziani dell’IS” (Reuters). Infatti, al contrario del governo dell’Iraq che ha ripetutamente chiesto aiuto agli americani, gli attacchi in Siria sono avvenuti senza il permesso del Governo Siriano che però è stato informato gentilmente prima dello sgancio.

Non è stato ufficialmente dichiarato quali siano state le Nazioni che hanno partecipato con gli USA all’attacco all’ISIS. Un “si mormora” vuole che siano stati questi stati arabi: Giordania, Arabia Saudita, Bahrein, Qatar ed Emirati Arabi Uniti. Per la prima volta, udite udite, sembra che l’Europa non abbia partecipato all’operazione contro l’ISIS.

La decisione del bombardamento in Siria viene praticamente solo da Obama, visto che è andato avanti senza passare per il Congresso. Lo stesso Obama si è dimostrato contrario all’utilizzo di truppe di terra contro l’ISIS e ha detto che continuerà i bombardamenti per perseguire una precisa strategia di indebolimento del Califfato, colpendo le città maggiormente occupate dai miliziani.

Il Post riporta che si tratta di un evento abbastanza epocale perché l’IRAQ (governo sciita amico degli americani) ha collaborato per la prima volta con paesi sunniti (che non sono proprio amici degli sciiti) al fine di sferrare un attacco all’ISIS.

Mia considerazione personale: dopo aver cercato Osama Bin Laden per anni, Obama non penserà mica che i miliziani dell’ISIS siano lì, belli belli, ad aspettare le bombe dei caccia americani e alleati? Perché, se le cose stanno così, credo che avrà davvero un brutta sorpresa. Dopo l’Afghanistan e l’IRAQ non avrà mica intenzione di prendere un’altra batosta?