La mobilità nei territori del Lago: incontro con rappresentanti regionali

la mobilità nel lago di bracciano - incontro PD 20-01-2015La mobilità nei territori del lago: Ieri si è tenuto presso l’Aula Consiliare del Comune di Bracciano l’incontro con titolo “Per il diritto alla mobilità”, organizzato dai circoli PD del territorio (Bracciano, Anguillara, Manziana e Trevignano) sul tema della mobilità in generale (ferro, gomma) in regione, specificatamente sul nostro territorio.

La partecipazione è stata relativamente buona, tant’è che non c’erano posti a sedere per assistere ed intervenire. Sono comunque riuscito ad ascoltare e a tirare giù qualche appunto.

Sono intervenuti:

  • Michele Moreddu (introduzione);
  • Pietro Daminato (Circolo PD di Bracciano);
  • Giuliano Sala (Sindaco di Bracciano);
  • On. Emiliano Minnucci (Commissione trasporti, poste e telecomunicazioni);
  • Nicola Passanisi (Assessorato regionale alle Politiche del Territorio, Mobilità, Rifiuti in sostituzione di Michele Civita).

Ci sono stati anche vari interventi da parte del pubblico e da parte di rappresentanti sindacali di CGIL e CISL.

La mobilità nel Lazio: introduzione

La regione Lazio ha voluto utilizzare il principio della pianificazione partecipata per la redazione del Piano Regionale della Mobilità dei Trasporti e della Logistica (PRMTL), pertanto in considerazione di questa scelta, i circoli del PD di Bracciano, Anguillara, Trevignano, Manziana, hanno organizzato un dibattito pubblico al fine di dare un contributo di valutazioni e verifiche da parte dei cittadini e dei principali portatori di interesse nei propri comuni.

Analisi del PRMTL

Il TPL (Trasporto Pubblico Locale) nel Lazio

Le attuali tendenze mostrano che nel Lazio c’è una crescita della domanda di spostamento con i mezzi pubblici. Ad esempio, dal 2008 al 2012, i passeggeri del trasporto ferroviario sono aumentati del 4% circa, mentre quelli del trasporto pubblico su gomma extra-urbano sono cresciuti dell’1,5% circa.

Il TPL nel Lazio soffre tuttavia di diversi problemi dovuti, in gran parte, all’attuale organizzazione del servizio. Infatti diverse linee di trasporto pubblico su gomma sono oggi sovrapposte con i percorsi ferroviari, mentre in altre a domanda debole svolgono il servizio con mezzi inadeguati. Inoltre alcune linee di servizio alle stazioni presentano orari non coordinati con quelli ferroviari, a causa dei quali si rende pressoché impossibile il trasbordo dei passeggeri verso vettori più efficienti in termini di tempo e costi. Peraltro sul territorio regionale sono presenti alcune linee che svolgono servizio all’interno di territori comunali anche in sovrapposizione con i TPL locali, con conseguente aumento dei costi del servizio e di gestione.

Inoltre anche in termini di intermodalità passeggeri si ravvisano delle problematiche che rendono il trasporto pubblico poco appetibile. In particolare, l’accessibilità al trasporto ferroviario con mezzi di trasporto pubblico su gomma è oggi un concetto poco radicato nel Lazio. L’attenzione è concentrata soprattutto sui parcheggi di scambio, che però incentivano l’uso dell’automobile

A queste problematiche si aggiungono quelle relative all’integrazione tariffaria tra i servizi di trasporto pubblico, non ancora completa ed estesa a tutta la Regione, e alla fornitura di informazioni complete ed affidabili sui servizi disponibili

Anche la rete ferroviaria del Lazio gestita da RFI presenta una struttura radiale con centro il nodo di Roma. La struttura della rete del nodo di Roma è caratterizzata da un anello aperto che circonda il centro della Capitale e che funge da collegamento tra le varie linee regionali che si diramano in senso radiale verso l’esterno. Questa impostazione infrastrutturale ha quindi, influenzato il modo di interpretare nel tempo il ruolo critico che nel Lazio è stato dato al trasporto ferroviario per una mobilità sostenibile, determinando la tendenza a prediligere il nodo ferroviario di Roma, nella pianificazione e nella realizzazione degli interventi per il potenziamento del sistema ferroviario regionale. Questo perché nell’ottica di un sistema di trasporto pubblico integrato ed efficiente, il trasporto ferroviario regionale dovrebbe essere inteso come il principale mezzo pubblico a servizio della Capitale (Roma è il maggiore attrattore di utenti; circa il 40% dei pendolari del Lazio si spostano verso Roma da altri Comuni). Il potenziamento del nodo ferroviario di Roma , è quindi già da tempo definito nelle sue linee essenziali, ma i tempi di realizzazione degli interventi risultano fortemente condizionati dal ritmo di erogazione dei finanziamenti.

Le soluzioni per il TPL nel PRML

  • Potenziamento intermodalità – creazione di nodi di scambio gomma-ferro efficaci, coordinamento degli orari del servizio su gomma con quelli del servizio ferroviario.
  • Potenziamento dell’infomobilità – sistema di bigliettazione elettronica integrata regionale, piattaforma integrata di infomobilità.
  • Per il TPL extraurbano :– rafforzamento dell’intermodalità e del ruolo primario delle rete ferroviaria, esternalizzazione di parte della percorrenza chilometrica di Co.Tra.L. per almeno il 10% della produzione; re-indirizzamento del servizio extraurbano su gomma verso le stazioni dei percorsi sovrapposti alle linee FR per percorrenze superiori ai 60 km (in modo da ridurre i ritardi dovuti dal trafffico stradale ed i costi) ; riduzione della produzione chilometrica annua fuori servizio.
  • Per il TPL a Roma – ridefinizione della rete portante con servizi ad alta frequenza, interventi prioritari sulla rete tranviaria, riduzione dei percorsi lunghi e tortuosi ed eliminazione delle sovrapposizioni, potenziamento dell’intermodalità col ferro, controllo della regolarità del servizio, informazione all’utenza.
  • Per il TPL degli altri comuni- ridefinizione dei fabbisogni basata sui piani inviati dai comuni e sull’adeguamento dell’offerta di trasporto alla effettiva domanda, assorbimento dell’esternalizzazione di parte delle percorrenze attualmente effettuate da Co.Tra.L., miglioramento del servizio nelle aree a domanda debole. Nonchè la razionalizzazione del trasporto pubblico locale rafforzando la creazione delle unità di rete tramite consorzi tra Comuni.

Inoltre il PRTML indica le seguenti ulteriori priorità da perseguire :

  • il completamento della piena accessibilità ai servizi socio-sanitari ed amministrativi tramite il trasporto pubblico;
  • il controllo della qualità del servizio tramite sistemi di monitoraggio e di customer satisfaction;
  • Eliminazione di sottopassi ferroviari;

Infrastrutture stradali situazione e problemi nel Lazio

La rete viaria nel Lazio presenta una struttura fortemente radiale rispetto alla città di Roma. Pertanto il PRML per superare tale struttura, che causa gravi problemi di congestione in particolare sul GRA, e non garantisce un collegamento efficace e diretto dei diversi territori della Regione indica come soluzione, in una visione di lungo periodo, il passaggio a una struttura a maglia. In tale senso è fondamentale prevedere ulteriori collegamenti trasversali che dovranno aggiungersi alla trasversale Nord (Civitavecchia, Orte, Terni) e che dovranno collocarsi sia a Sud sia a Nord di Roma e del Lazio

La mobilità nella zona del lago di Bracciano

La mobilità nelle nostre zone si concentra soprattutto su queste infrastrutture:

  • La SS3 Flaminia, dal confine provinciale nord (Viterbo) al GRA, che corre parallela all’autostrada A1 e serve la fascia del territorio provinciale a destra del corso del Tevere nei collegamenti con Roma e con Civita Castellana, Viterbo e Orte
  • La SS493 “Claudia-Braccianese”, affidata alla competenza della Provincia, corre dal confine provinciale settentrionale (Viterbo) alla confluenza sulla via Cassia (la Storta). Nei collegamenti con Roma e con la provincia di Viterbo, serve il territorio provinciale dei monti Sabatini posto attorno al lago di Bracciano e costituisce l’asse di confluenza della viabilità circumlacuale e delle trasversali di collegamento con il litorale.
  • Direttrici regionali quali la SS2 Cassia e dalla SS2 bis Cassia- Veientana (Cassia bis) che, dal confine settentrionale provinciale (Viterbo) al GRA nei collegamenti con Roma e con Viterbo, servono la fascia di territorio provinciale intermedia fra la Braccianese e la Flaminia (Campagnano, Cesano, Formello).

Si evidenzia quindi che, all’interno delle infrastrutture stradali sopra elencate il PRML segnala la sola SS2 Cassia bis , tra quelle a cui corrispondono fenomeni di forte cogestione, mentre nessuna di esse è annoverata tra le strade con una incidentalità preoccupante.

Rimane però fermo il fatto che, il nostro territorio nell’ultimo decennio risulta tra quelli che ha subito un più alto incremento demografico. Infatti tra i comuni in cui si è verificato un aumento percentuale tra il 20% e il 50% nel decennio 2001-2011 vi sono Bracciano (circa + 43%) ed Anguillara Sabazia (circa +32%). Inoltre il livello manutentivo di queste strade risulta di anno in anno sempre più deficitario, a tutto discapito della sicurezza stradale. Questo è vero in particolare per la SS493, Claudia – Braccianese, dove si riscontra un evidente progressivo depauperamento del manto stradale.

Riguardo gli investimenti previsti nel settore delle infrastrutture stradali che coinvolgono il nostro territorio, si constata che questi riguardano l’ Adeguamento Cassia Roma- Viterbo, attualmente in fase di progettazione, con un costo previsto di 295,02 milioni. Mentre rileviamo, nel PRMTL, che la disponibilità finanziaria è di 6,64 milioni di fondi della Regione Lazio, inseriti nel Programma Infrastrutture Strategiche 2009-2013. Il progetto consiste nel completamento dell’adeguamento a 4 corsie della ex SS 2 Cassia nel tratto compreso tra il km 41+300, nei pressi dello svincolo di Monterosi, dove ha termine il tratto di Cassia bis già completato, e il km 74+400, dove la tratta si innesta con uno svincolo nella superstrada Civitavecchia-Viterbo. La sezione stradale scelta è la soluzione base a due carreggiate separate con due corsie per senso di marcia, affiancate da banchine laterali e separate da spartitraffico. Il tracciato ha uno sviluppo complessivo di circa 33,1 km e si svolge quasi per intero in variante rispetto al percorso esistente della via Cassia, evitando l’attraversamento dei centri abitati di Sutri, Capranica, Vetralla.

Riguardo questa infrastruttura stradale i circoli considerano essenziale capire, visto anche le ingenti risorse finanziarie in gioco, se è ancora tra gli investimenti considerati prioritari anche dall’amministrazione regionale. Infatti l’intervento era connesso al potenziamento del collegamento diretto fra Roma ed il previsto nuovo aeroporto di Viterbo, la cui realizzazione attualmente appare molto incerta. Pertanto nel caso in cui il progetto di costruzione di questa infrastruttura aeroportuale non venga più posto in essere, appare prioritario sottolineare, la necessità che le risorse regionali inizialmente connesse a queste infrastrutture (aeroportuale e viaria) siano comunque, perlomeno in parte, dirottate verso altri investimenti, anche manutentivi, che rendano più agevole la mobilità verso le grandi potenzialità turistiche del lago di Bracciano e dei suoi beni artistico-culturali.

Riguardo l’altra importante infrastruttura per la mobilità, ovvero l’ infrastruttura ferroviaria, si rileva che, per quanto riguarda il nostro territorio, è in fase di progettazione il
raddoppio della tratta Cesano – Bracciano. Ovvero la prosecuzione del raddoppio già realizzato tra Roma e Cesano, un intervento che si inquadra nell’ambito degli investimenti finalizzati al potenziamento e allo sviluppo del trasporto ferroviario nella Regione Lazio. Il progetto prevede il raddoppio, in affiancamento al binario esistente, per 16 km, tra la stazione di Bracciano e la stazione di Cesano, l’eliminazione di tutti i passaggi a livello per migliorare la sicurezza e la realizzazione di un sistema di distanziamento con blocco automatico (BA).

Questo intervento lungo la FR3, consiste quindi, in una serie di lavori finalizzati a incrementare la frequenza dei treni (oggi ogni 30 minuti) e a potenziare i parcheggi di scambio a servizio delle fermate.

Allo stato attuale la progettazione preliminare degli interventi è completata, mentre il costo previsto dell’opera è di 244 milioni di euro. Risorse finanziarie che anche in questo caso devono essere trovate, sia per quanto riguarda le fasi successive della progettazione che per la realizzazione.

Discussione e interventi

Michele Moreddu

Riguardo alla situazione disastrose in cui si trova la strada Braccianese-Claudia, interviene dicendo che la manutenzione dovrebbe passare dalla Provincia alla Città Metroplitana di Roma Capitale.
Riporta inoltre l’attenzione sull’art.28 del Statuto Area Metropolitana: i territori omogenei devono fare sistema ed economizzare a pari livello di servizio. Quindi bisogna che i nostri paesi si attrezzino per il prossimo futuro al fine di integrare il traporto locale per creare economie di scala e migliorare le connessioni tra le diverse zone.

Giuliano Sala

Interviene dicendo che non i territori del lago e limitrofi non devono creare fronti contrapposti per quanto concerne i progetti futuri sulla mobilità (vedi Ladispoli e Cerveteri che non hanno supportato la battaglia per l’ospedale di bracciano). Occasioni potrebbero venire anzi dalla neonata città metropolitana.
Sottolinea inoltre che la mobilità va inquadrata secondo tre ordini di problemi:

  1. Il trasporto su gomma viene svolto da ATAC, COTRAL E TPL (finanziato). Bisogna unire i comuni. Bisogna anzi intervenire per legge in questa materia, data la data di scadenza dei contratti di servizio diversi paese per paese che potrebbero inficiare la creazioni di consorzi in un prossimo futuro. Il COTRAL passa negli stessi luoghi del TPL. Vanno quindi elminate e razionalizzate le tratte.
  2. Mobilità su ferro: sono state fatte 4 ipotesi di progetto da una società già contattata in passato per la progettazione preliminare (progetto già costato 2 milioni di Euro). Il raddoppio porterà anche il problema dei parcheggi a Bracciano e zone limitrofe, visto che il paese in questione diventerà centrale per il pendolarismo. Quella del raddoppio è comunque una battaglia che va fatta senza se e senza ma. Oggi nella difficoltà contingente (vedi crisi a tutti i livelli), paradossalmente si potrebbe fare! La cosa fondamentale non è la capacità di fare (risorse economiche) quanto, piuttosto, capire se c’è l’interesse a partire con il prgetto da parte di RFI e Regione.
  3. Mobilità su gomma: La Braccianese-Claudia deve avere la sua dignità. Diventerà strada metropolitana. Insieme al sindaco di Cerveteri è stato poi chiesto di risolvere il problema della Settevene-Palo.
    Bisogna capire quali siano le priorità è portarle avanti!
    Ci vuole una forte sollecitazione strategica per far tirar fuori i soldi a Governo e Regione. Bisognerebbe piuttosto tagliare a ATAC e COTRAL (che sono dei mangiasoldi). Precisazione: Il ferro non viene finanziato dalla regione ma a livello nazionale (RFI).

On. Emiliano Minnucci

Sarà fatto un punto a breve tra commissione trasporti e assessorato regionale ai trasporti. Bisognerà verificare la possibilità di progettare interventi puntuali. Certo bisognerà convincere l’Europa a cambiare percorso: Ci vorrebbe infatti un grande piano infrastrutturale da mettere in opera, cosa che ora non appare possibile.
Sono stati stanziati 500 milioni in 3 anni per l’acquisto di nuovi veicoli (quali di preciso?).
In questo momento non sono stati stanziati fondi nazionali per il raddoppio ferroviario tra Cesano e Bracciano. È tutto a carico della pianificazione regionale che deve progettare, pianificare e far finanziare.

Nicola Passanisi

La Regione Lazio ha appianato tutti i debiti contratti in passato con RFI e Trenitalia per cui verrà messo in opera un nuovo contratto di servizio che non prevederà più premi ed incentivi per RFI quanto, piuttosto, penali.
Infatti nel Lazio il problema della ferrovia è sistemico: va fatta una manutenzione seria e continuativa, cosa che ora non avviene e questo porta notevoli disagi all’utenza.
RFI è stata sollecitata dalla regione 3 volte nell’ultima settimana proprio su questo ambito (manutenzione NECESSARIA). A tal proposito, proprio questo venerdì dovrebbe tenersi un incontro con RFI affinché la linea FR3 venda manutenuta regolarmente.
Certo, fino ad oggi, la situazione non è stata rosea. la precedente amministrazione, infatti, aveva lasciato in eredità un debito di un miliardo proprio per la parte relativa ai trasporti regionali. Ora la regione ha appianato il debito e dice di voler procedere con un indirizzo diverso: non vuole più essere un bancomat per le amministrazioni locali e per le aziende di trasporto ma vuole essere partecipe delle scelte e della pianificazione.
Proprio a questo proposito, nel nuovo contratto con COTRAL sono stati introdotte penalità per i dirigenti e non più solo premi. Sempre il COTRAL aveva un debito di 28 milioni di euro e non aveva praticamente più autisti e mezzi. Con il nuovo piano si acquisteranno 200 mezzi e verranno assunti 90 autisti da subito e 240 nuove assunzioni saranno a tendere. Ultima cosa importante: il COTRAL deve integrarsi con il ferro! Non più tratte lunghe e paralelle alle FFSS ma interconnessioni.
Per quanto concerne le tariffe, queste verranno riviste solo all’aumentare dei livelli di servizio.

Raddoppio della FR3 tra Cesano e Bracciano (Manziana): viene confermato quanto già illustrato da Giuliano Sala: esistono 4 ipotesi di progetto ed è in valutazione quella più complessa ma esaustiva: Raddoppio fino a Manziana con passaggio a Bracciano sotto livella, creazione di nuovi parcheggi a Vigna di Valle e rifacimento in toto della galleria tra Bracciano e Manziana.
Esiste a questo proposito un accordo di programma quadro per la cifra da stanziare: 250 milioni di Euro. Il problema è che questi soldi non si inventano e che bisogna trovare il modo di finanziare il progetto inquadrato nel piano per il prossimi 7 anni. Ovviamente bisogna che ci sia la volontà di realizzare l’opera, visto che ne’ il Comune di Roma, ne’ quello di Viterbo sembrano interessati alle ipotesi di piano.

Sempre per quanto concerne la situazione della FR3, Emiliano Minnucci ha scritto a RFI (ing. Esposito) per illustrare una soluzione alternativa e a basso costo (deviatori a 60km/h) per velocizzare la linea e renderla più moderna ed efficiente. La soluzione è stata suggerita dai diversi gruppi di utenza della FR3 e della Civitavecchia-Orte su Facebook.
Passanisi ne era già a conoscenza ed anzi afferma che, dato il costo esiguo degli interventi, è già stato dato mandato ad RFI di procedere con i lavori a partire dalla prossima estate.

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