A ogni attentato e ad ogni reazione scomposta su radio social mi ronza sempre in testa la stessa domanda: volete un occidente, un mondo libero e tollerante o volete semplicemente una contrapposizione, un blocco occidentale diametralmente in guerra contro quello mediorientale, per comodità l’Islam?
Mi riferisco in particolare all’attentato di ieri contro i giornalisti della testata satirica “Charlie Hebdo”, in cui 12 persone hanno perso la vita “fucilati” barbaramente da 3 terroristi autodichiaratisi appartenenti ad Al-Qaida.
Attentato in Francia: Volete una nuova crociata?
Forse non vi è chiaro ma nella Crociata, in guerra, ci siamo già! Il bello è che non l’abbiamo deciso noi di entrarci ma qualcuno ci ha tirato e ci sta tirando dentro. Siete disposti ad accettare questo fatto? Siete favorevolmente predisposti a combattere? La storia non vi ha insegnato niente? Pensate che il nostro piccolo e male attrezzato paesello possa sostenere un attentato, un conflitto anche se non convenzionale contro un nemico non ben definito e de-localizzato?
Io no. Non credo sia la strada giusta. Non credo sia la via corretta anche alla luce del fatto che i nostri stessi nemici siamo noi in primis. Il nemico è rappresentato dai nostri concittadini, nati nella nostra terra, che odiano non so cosa e che sono pronti a lanciarsi in un attentato contro qualunque cittadino inerme.
Io credo che la strada giusta sia, invece, quella di cercare di capire le ragioni dell’odio e di combatterlo con le nostre armi, la nostra cultura (quello che veramente ci vogliono togliere), la nostra tolleranza.
Integriamo il pensiero altrui, ragioniamo insieme. Non abbandoniamoci ai facili fascismi dei vari Fallaci, Salvini, Santanché, Grillo, etc.
In ultimo, se pensate che ogni attentato sia solo una questione di religione (e vi sbagliate), ascoltate il Papa: non mi pare di aver sentito nulla di violento e nessuna contrapposizione da parte sua. Credo che anche lui abbia ben chiaro che l’Islam, quello vero, ha poco a che vedere con i fascismi dell’IS o di Al-Qaida.